Drosera rotundifolia


piante / venerdì, Maggio 4th, 2018

-Piante carnivore in Friuli-

Con un po’ di attenzione nei prati della torbiera di Pramollo si può individuare una pianta dalla forma insolita, su cui restano appiccicati gli insetti che vi si posano ignari. Si chiama Drosera ed è, assieme alla Pinguicula, una pianta carnivora che vive nei luoghi umidi e paludosi dell’arco alpino.

-La pianta della rugiada-

Il suo nome deriva dal greco e significa “pianta della rugiada”: infatti sembra perennemente coperta da una miriade di gocce di rugiada, ciascuna posata sul vertice di un sottile tentacolo. I tentacoli sono di colore rosso e disegnano una raggiera che risalta sul verde chiaro della foglia. Di certo non passa inosservata agli insetti che vi si posano per dissetarsi, per poi scoprire che le perle brillanti non sono rugiada ma un liquido viscoso, da cui non possono liberarsi. Con questo stratagemma riesce a catturare anche insetti della stazza di una libellula, il che sorprende considerando le piccole dimensioni della Drosera. Secernendo poi una serie di enzimi digerisce la preda, assorbendo così le sostanze nutritive che non trova nel terreno povero della torbiera.

-Etnobotanica-

La Drosera non è solo affascinante per le sue strategie di adattamento all’ambiente, ma anche per le proprietà di alcune molecole che produce. Si è scoperto infatti che contiene alcuni principi attivi, i naftochinoni, che hanno proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. Questo permette di comprendere l’uso che se ne faceva un tempo nel trattamento della tosse, delle bronchiti croniche e dell’asma.

Per chi voglia osservarla in natura, il periodo migliore è l’estate, prima che i  freddi autunnali la facciano chiudere nell’ibernacolo, una piccola gemma invernale in cui resiste al gelo nascosta nella terra.

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