Il profumo delle api


animali / martedì, Maggio 1st, 2018

«Le api sono animali profumati», mi è capitato di dire incantato a Giulia. In modo molto pragmatico mi ha risposto che è naturale per degli insetti che passano la vita a rotolarsi sui fiori. È vero, e questo pensiero non fa che accrescere la poesia che ai miei occhi ha l’ape. Avvicinandomi agli alveari riesco a cogliere il profumo del polline e del nettare di cui sono impregnati. In ogni periodo dell’anno cambia. Comincia con quello delicato dei fiori di ciliegio e subito evolve nell’aroma denso del tarassaco. A maggio l’aria dell’apiario è piccante del profumo dell’acacia, poi, a fine giugno, cambia ancora, nell’intensità del castagno.
Ho osservato che il profumo delle api corrisponde anche con il loro stato d’animo. Questo non solo perché, incredibilmente, cambiano carattere a seconda delle fioriture (con l’acacia sono docili, mentre con i fiori di castagno diventano aggressive, quasi per loro fosse caffè), ma anche perché comunicano con gli odori. Il profumo cambia a seconda delle ore del giorno e diventa di una piacevole citronella verso sera. Che sia il profumo della buona notte? Quando però alla citronella si mescolano note più acide, quasi acri, allora è meglio scappare, significa che ti sei comportato in modo maldestro e le hai fatte arrabbiare.

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